LOTTO 143

Andrea De Benedetto – Divano modello sRicci di mares

Struttura in legno verniciato e laccato nero, tessuto Fadini Borghi

cat.a, h. 89 x 272 x 101 cm, prototipo per DESART Bolzano,

lieve scheggiatura del legno al fronte della base

Provenienza: Desart, collezione privata

In un perfetto accordo naturale, Ricci di Mare diventa ssculturas per un utente raffinato che ama la qualit’ in ogni suo aspetto. I ricci hanno perso gli aculei ma conservano la loro tipica forma tondeggiante e armoniosa. Come un sogno di una notte di mezza estate, la linea svela misteri di fondali nascosti, in cui vivono forme a noi sconosciute che in Ricci di Mare prendono vita e diventano gambe, braccioli e raccordi dai movimenti flessuosi, ispirandosi ad aggraziati e rossissimi coralli.

Proprio come un riccio, che prima raccoglie dentro di s’ i ricordi di un mondo sotto il profilo dell’acqua e poi si trasforma in una meravigliosa conchiglia, cos’ la linea di Andrea De Benedetto sembra avere la capacit’ di condurci verso ricordi di felicit’ passate e speranze future

Andrea De Benedetto studia Industrial Design al Royal College

of Art di Londra, dove si mette subito in luce per il suo interesse

per le sperimentazione su nuovi materiali. Dopo aver lavorato per alcuni anni presso lo studio Ross Lovergrove come Project Manager, sceglie di ritornare in Italia, a Bolzano, dove diventa ricercatore e insegna per diversi anni, tecnologia e sistemi di produzione presso la Libera Universit’ di Bolzano. Andrea De Benedetto nel corso dei suoi anni a Bolzano ha

disegnato diversi modelli per Desart.

Design e Arte si fondono liberamente per dar vita a un nuovo

mondo. Desart: l’incontro tra la forma pura, o scon l’auras –

come la defin’ Walter Benjamin – e la forma funzionale, riproducibile

in molteplici copie.

Arte ‘, per definizione, sogni attivit’ umana che si compia con

l’ingegno e secondo regole dettate dall’esperienza e dall’analisis,

non unicamente arte assoluta, design, cinema o poesia

quindi, ma pensiero progettuale. E cos’ Desart riesce a spostare

l’arte, in senso lato, l’ dove non siamo abituati a riconoscerla:

nel ruolo dell’industria.

Il fenomeno dell’artista-designer o designer-artista ‘ infatti

ormai sempre pi’ diffuso, iniziato negli anni 80, sopitosi nei

90, ‘ esploso nel nuovo millennio in fiere sempre pi’ famose,

da Miami a Basilea, ma anche in gallerie parigine e londinesi

che fanno a gara per avere le cosiddette limited editions.

Fulcro centrale di questa nuova realt’ ‘ il desiderio del progettista

di superare i vincoli dell’industria, per ritrovare la dimensione

dell’atelier, per realizzare a pieno la propria capacit’

espressiva, nella ricerca sui materiali, nei tempi pi’ umani, e

nelle forme pi’ libere.

Della linea Desart vengono presentati diversi prototipi mai

entrati in produzione che Andrea De Benedetto ha realizzato e

che possono essere considerati dei pezzi unici.

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